La Romagna devastata dalle alluvioni ha accolto martedi la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Capo dello stato, accompagnato dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ha visitato diverse località e città, tra le più colpite dagli eventi atmosferici di una decina di giorni fa: Modigliana, Forli, Cesena, Ravenna, Faenza e Lugo di Romagna, ovunque intrattenendosi con gli amministratori locali, con i cittadini e gli alunni delle scuole, che lo hanno salutato con grande affetto, spesso sulle parole della canzone "Romagna Mia".
Mattarella ha avuto un pensiero particolare per gli "angeli del fango": "Hanno lavorato con maestria e grande generosità".
A Cesena, un gilet giallo utilizzato da chi presta soccorso, con la scritta 'Tin bota', l'incoraggiamento in dialetto romagnolo diventato lo slogan della resistenza dopo l'alluvione, è stato regalato al presidente dai volontari del centro di smistamento alla scuola ''Don Milani'' di Cesena. "La sua presenza ci incoraggia".
Mattarella ha anche sorvolato la zona colpita dalle alluvioni a bordo di un elicottero, osservando da vicino terreni agricoli distrutti, ponti crollati e fiumi che hanno rotto gli argini.
Un cesto con i prodotti dell'agricoltura romagnola salvati dall'alluvione, dall'insalata all'aglio, dai ravanelli ai carciofi, dai cetrioli agli asparagi è stato consegnato dagli agricoltori della Coldiretti in piazza Saffi a Forli al presidente della Repubblica, che ha dimostrato di gradire assaggiando una fava 100% romagnola.
Un ringraziamento per la sensibilità mostrata dal presidente con la sua visita nei territori alluvionati, sottolinea la Coldiretti, ma anche un segno della voglia delle imprese di ripartire.
Sul Commissario per l'alluvione in Emilia-Romagna il centrodestra "sta facendo il gioco delle tre carte e questo non è rispettoso nei confronti dei cittadini".
Lo ha dichiarato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha aggiunto: "Stefano Bonaccini è la scelta naturale".
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