PROBLEMI ALLE BATTERIE? TESLA LE CAMBIA GRATIS AI POSSESSORI DELLA MODEL 3

La Model 3 è un grande successo di vendite a livello internazionale e gode di una garanzia sul pacco batterie di 8 anni o 192 mila indipendentemente dalla tipologia con la quale è equipaggiata la vettura. Le celle LFP (litio-ferro-fosfato) che sono attualmente utilizzate dalle Model 3 sono economiche da produrre e presentano molti vantaggi in termini di sicurezza e durata, ma la presenza del ferro le rende più pesanti e ciò ha delle conseguenze su prestazioni e dinamica delle vetture. Per questo motivo Tesla sta inviando in Usa una comunicazione ai proprietari dei primi esemplari di Model 3 dotati di batterie NCA (nichel-cobalto-alluminio) nel formato da 2170 celle, per avvertirli dei vantaggi e svantaggi – oltre che delle modifiche necessarie – nel caso volessero adottare le celle LFP.

In caso di guasti si può scegliere che tipo di batteria installare

Da quando Tesla ha iniziato le vendite della Model 3 nel 2017 infatti, ci sono già stati casi di auto che hanno richiesto la sostituzione della batteria, ma in precedenza agli esemplari dotati di batterie NCA erano stati montati nuovamente pacchi batteria della stessa tipologia prodotte da Panasonic. Adesso invece Tesla sta proponendo attivamente la sostituzione dei pacchi NCA con equivalenti a base di LFP: le celle NCA e NCM (nichel-manganese-cobalto) hanno un'alta densità di energia, ovvero pesano poco in proporzione alla potenza e quindi vengono utilizzate nei veicoli elettrici ad alte prestazioni, ma hanno una durata inferiore e sono meno stabili delle LFP. Tesla utilizza tutti e tre i tipi di celle nei suoi veicoli elettrici con le LFP che adesso equipaggiano le versioni base della Model 3 e della Model Y.

Vantaggi e svantaggi del cambio con celle al litio

La notizia è che Tesla richiede ai proprietari di Model 3 interessati allo scambio di firmare un accordo scritto prima di installare il pacco LFP, che presenta indubbiamente dei vantaggi, come una vita più lunga ed autonomia maggiore, oltre alla possibilità di arrivare al 100% di caricarispetto all’80% raccomandato negli altri casi. Ci sono però anche degli svantaggi che derivano essenzialmente dal peso maggiore, ovvero mezzo secondo in più per accelerare da 0 a 100 — un valore che per la maggior parte degli utenti dovrebbe essere irrilevante — e la necessità di sostituire molle ed ammortizzatori, oltre a dover procedere ad un nuova taratura dell’assetto. Al momento solo i proprietari americani hanno ricevuto questa comunicazione, ma sarà interessante vedere quanti accetteranno lo scambio e se l’operazione verrà estesa anche ad altri mercati.

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