«COME I RISTORANTI ATTIRANO L’ATTENZIONE DEI CLIENTI E LI INDUCONO A SPENDERE DI PIù», IL VIDEO SOCIAL DELLA SOMMELIER

Non basta proporre piatti gustosi e invitanti. Per avere successo nel mondo della ristorazione occorre anche sapersi promuovere, presentando al cliente la propria offerta nel migliore dei modi. I trucchi per rendere ogni pietanza più accattivante, in questo ambito, sono tanti. Come ha spiegato la sommelier Clara Di Bonaventura in un breve video sui social, alcuni si possono mettere in pratica anche quando si scrivono le voci dei menu.

Il simbolo dell’euro

L'influencer ne ha esposti in particolare tre, molto utilizzati in Italia. Il primo consiste nell'evitare di utilizzare il glifo dell'euro accanto al prezzo di un piatto, lasciando unicamente la somma. «Il simbolo dell'euro — spiega Di Bonaventura — sembra faccia focalizzare il consumatore più sul prezzo del piatto che sul valore della preparazione».

Il potere delle descrizioni

Altra tecnica messa in atto da tanti ristoratori è quella di spingersi in descrizioni succulente dei piatti: «In questo modo — afferma la sommelier — si aumenta la vendita del piatto: anziché dire “pasta ripiena”, si potrà dire “pasta ripiena fatta a mano alla maniera della nonna con una farcia freschissima di gamberi”. Una volta assaggiato un piatto così, non vorrai più che finisca».

La tecnica dell’àncora

C'è poi la cosiddetta «tecnica dell'ancora», usata per la carta dei vini: non si deve mai mettere come prima voce del menu la bottiglia più economica, ma una di prezzo medio. In tal modo «la mente del cliente si àncora su quel primo prezzo e tutti gli altri sembreranno più economici, anche se non lo sono».

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