GERMANIA, 19ENNE SARDO STERMINA LA FAMIGLIA A COLTELLATE: UCCISI PADRE, MADRE E FRATELLO. FERITA LA SORELLA

Colto da un raptus ha sterminato la famiglia, emigrati sardi in Germania. Padre, madre e fratello uccisi con più di duecento coltellate, una sorella in rianimazione: Eddie Congiu, 19 anni, l’ha prima tramortita a bastonate e poi ha colpito anche lei con un coltello da cucina. Ha creduto fosse morta e non ha infierito. Poi ha atteso l’arrivo della polizia e si è lasciato ammanettare senza opporre resistenza.

«Quasi certamente era sotto l’effetto di stupefacenti», trapela dagli uffici della procura di Waldshut-Tiengen, che ha emesso l’ordine di carcerazione. Il comune di Hohentengen, 3500 abitanti, dove la famiglia Congiu risiede, é al confine fra Germania e Svizzera. I genitori — Erminio e Annalisa, 61 e 58 anni — hanno cercato di calmarlo, il fratello Giuseppe, 34, si frapposto per difenderli. Tutti travolti da una furia che si é placata soltanto pochi minuti prima che gli agenti irrompessero nell’abitazione, schizzi di sangue ovunque, mobili abbattuti.

Eddie Congiu non era alterato, si era cambiato gli abiti insanguinati e indossava una tuta grigia. Erminio Congiu era andato via dalla Sardegna 40 anni fa. Cercava lavoro, lo trovò subito — era un bravo saldatore — in un’impresa edile e poi in una fabbrica di alluminio. Era ritornato a Silius (nel Gerrei, Sardegna sud orientale) per sposare Erminia Praxiolu, una ragazza di Ballao, paese vicino, ed era ritornato nel Baden-Wurttenberg. Aveva 5 figli, due maschi e tre femmine.

«Una famiglia tranquilla e riservata, di lavoratori — hanno riferito i vicini a Hohentengen — ma negli ultimi tempi avevano preoccupazioni per il figlio minore. I litigi erano sempre più frequenti. Si sentivano spesso urla». Eddie era stato coinvolto in litigi, denunciato — pare — per rissa in un locale pubblico. In Sardegna i Congiu ritornavano ogni anno per le vacanze estive e talvolta per Natale. Erminio era figlio di un minatore, aveva otto fratelli.

«Tragedia inspiegabile, tristezza infinita — commenta Antonio Forci, sindaco di Silius —. I Congiu e i Praxiolu sono famiglie laboriose, legatissime. Un fratello di Erminio é sposato con una sorella di Annalisa. Quando i Congiu ritornavano in paese per le vacanze, andavano tutti insieme al mare di Muravera». Ugo Lallai, zio di Erminio, é affranto: «Gli volevano tutti bene, era un grande lavoratore, disponibile e parsimonioso. Con i risparmi era riuscito a costruire per la famiglia una casa molto bella, della quale andava orgoglioso. Non potrà godersela, purtroppo. Voleva lavorare qualche anno ancora e ritornare definitivamente in Sardegna per trascorrere - diceva - una vecchiaia serena».

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