PASQUA, ESTATE AL SUD E PIOGGE AL NORD: 10 MILIONI DI ITALIANI IN VIAGGIO

I l miglioramento, assicurano i meteorologi, sarà graduale da oggi, ma spaccherà l’Italia in due. Caldo estivo al Sud e sulle Isole Maggiori dove, grazie all’arrivo di un flusso anticiclonico di origine africana, sono previsti picchi di 30° ( il caldo si farà sentire anche su tutto il versante centro-meridionale adriatico); qualche acquazzone al Nord, soprattutto sulle Alpi, comprese le pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna.

«Ottimo segnale»

Un meteo a macchia di leopardo che, a prescindere dalla meta già segnata in agenda, non sembra condizionare più di tanto la decisione degli italiani di partire per le imminenti festività: per Pasqua, a mettersi in viaggio, saranno 10,5 milioni di persone. «Il dato — stimato e commentato da Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi — è in linea con quello dell’anno scorso. Ma se si pensa che il 2023 è stato l’anno del “liberi tutti” dopo il lungo periodo di pandemia, direi che è decisamente buono, soprattutto per noi perché c’è tanta voglia di Italia e questo trend fa bene al nostro turismo. Secondo la nostra indagine sulle vacanze di Pasqua il 92% dei viaggiatori resterà in Italia e solo l’8% andrà all’estero. Con la Pasqua così “bassa” e la possibilità di sciare ancora a lungo, la vera partita se la giocherà la montagna, che è piena di neve e ha già il tutto esaurito in molte località. Per gli albergatori le festività pasquali sono la prova generale della stagione alta... è quindi un ottimo auspicio per l’estate in arrivo».

Le mete

Viaggi «fuori porta», ma non troppo. La maggior parte degli italiani vivranno questa mini vacanza (durata media di 3,6 notti, spendendo 371 euro pro capite per trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) all’insegna del relax e spostandosi con la propria auto (il 68,5%), tra mare (32,5%), città d’arte (28,9%), montagna (21,8%), senza allontanarsi troppo dalle Regioni in cui vive e con un occhio attento alla spesa (il 50,2% degli intervistati ha rivelato di non partire per motivi economici). Le mete predilette? Quelle meno conosciute e battute dalla gran parte degli (altri) viaggiatori. «A Pasqua? Sì, abbiamo molte prenotazioni — conferma Robert Princic, che nel Collio friulano ha riportato a nuova vita un casale del 1500, Borgo Gradis’ciutta, dove si dorme tra la quiete dei vigneti biologici, partecipando a corsi di cucina e laboratori di ceramica —. Le persone vogliono vacanze autentiche e rilassanti, fuori dal caos, per dedicarsi alle loro passioni».

L’incognita

L’incognita meteo ha comunque accorciato i tempi di prenotazione: i più (73,7%) hanno riservato l’hotel al massimo un mese prima della partenza. «Il meteo quest’anno non è stato dei migliori e abbiamo avuto un lieve calo di presenze — dice Marco Pappalardo, direttore Dolomiti Superski, comprensorio sciistico che riunisce 12 consorzi distribuiti fra le province di Belluno, Bolzano e Trento —. Ora stiamo confermando il trend positivo della stagione: al 10 marzo i primi accessi alle piste in giornata sono cresciuti del 2% rispetto alla stagione scorsa (già tra le migliori di sempre, ndr). Nessuno disdice le vacanze nelle feste comandate. Nelle zone centrali delle Dolomiti è tutto esaurito e in quelle periferiche siamo all’80% di occupazione».

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