«SPLENDIDA CORNICE», LE PAGELLE: LA BRUTALE GRATITUDINE DI CUCCIARI (VOTO 10), AMLETO MEZZOBUSTO DANCE DEL TG (VOTO 5)

L’affettuosa nostalgia di Mauro Pagani per Fabrizio De André: voto 9

Tra gli ospiti di ‘Splendida Cornice’, Mauro Pagani. Si definisce “musicista fortunato” per aver avuto modo di lavorare insieme a Fabrizio De André. I suoi aneddoti sono divertenti, ma anche pieni di affettuosa nostalgia. Ciò non significa che non ci sia spazio per un po’ di sano sfottò: “Era un perfezionista compulsivo pensate, eh? Nonostante questo, tra le infinite cose che mi mancano di lui ci sono il suo rigore morale e l’umorismo. Ancora oggi, quando mi salta in mente una battuta che trovo divertente, mi viene da telefonargli per dirgliela perché so che avremmo riso di gusto insieme”. Poi, il ricordo sfizioso sulle ‘origini’ dell’album ‘Creuza de Mä’ di Faber: “Quando lo abbiamo fatto ascoltare alla discografica, si prese molti complimenti. ‘Bravissimo Fabrizio, geniale come sempre!’, gli dissero tutti. Nel momento in cui lui è uscito dalla stanza per andare a pranzo, io sono rimasto per un attimo lì dentro con il direttore che mi fa: ‘Speriamo di venderne almeno una copia fuori Genova!’”. Sì, alla fine è andata così. Impareggiabile anche il breve flash su De André in macchina che gli bocciava le musicassette: “Belin Mauro, basta con questi americani, non ne posso più!”. Umbre de muri, muri de mainé…

Carlo Amleto è il mezzobusto dance del Tg Zero (ancora?!): voto 5

“Così bello, così comico e con un sacco di doti nascoste che scopriremo presto… Ragazzi, non rispondo di me!”. Geppi Cucciari si mostra davvero entusiasta di Carlo Amleto, comico che porta (anche) a ‘Spendida Cornice’ il suo ‘Tg Zero’. Lo abbiamo già visto a Zelig, come pure a LOL - Talent Show su Prime Video. Solo per citare le due occasioni più recenti. È da un pezzo, infatti, che il nostro porta in tv questo sketch che lo vede nei panni del mezzobusto di un telegiornale. Inizia sempre col tono di rito, fingendo di essere sul punto di dare notizie clamorose. Poi, invece, parte a ‘Bomba (Movimento Sexy)’ un ballo di gruppo di cui si fa primissimo animatore: “Attenzione alla Nato, alla Nato, alla Nato/C’è tensione con la Russia, con la Russia, con la Russia!”. E così via. Forse a chi lo avrà visto per la prima volta sarà scappato un mezzo sorriso. La gag, però, è sempre la stessa e a furia di ripetersi sfocia in una sorta di effetto vuvuzela. Nonostante la buona intuizione, ad Amleto toccherà prima o dopo cambiare musica, aggiornare il repertorio. Per pietà.

La brutale gratitudine di Geppi Cucciari: voto 10

Abbiamo già avuto modo di definirla ‘condottiera’ perché troviamo che il termine ‘conduttrice’ per lei sia riduttivo. E confermiamo. Geppi Cucciari sta portando avanti con sarcastico disincanto il programma più divertente, interessante e meravigliosamente scritto della nostra tv. Insomma, davvero il migliore. Se ‘Splendida Cornice’ brilla come il gioiello che è, lo si deve anche se non soprattutto a lei. Irriverente, manda tutti a stendere con brutalità, se necessario. Ma pure quando non lo è. Non importa che abbia di fronte uno sciagurato spettatore presente in studio o Linus in persona, Cucciari è democratica: asfalta chiunque in egual misura. E ogni spigolo del suo stile è vera delizia. La nostra, comunque, è anche capace di grande emozione. Pur sempre feroce, ma presentissima. Eccola, per esempio, congedare Linus e Nicola Savino con un aneddoto di poche frasi, ma significativo assai: “Quando quasi 25 anni fa mi sono trasferita a Milano dalla Sardegna, io vi ascoltavo sempre già dai tempi dell’Università. Appena arrivata qui, ho citofonato da voi in via Massena solo per salutarvi e mi avete fatta salire. Questa è una cosa che non mi scorderò mai, ve ne sarò grata per sempre. Adesso, andatevene”. Ed ecco sì, qui c’è tutto.

Bisogna spiegare perché non sia il caso di bullizzare i figli piccoli: voto 5.5

Nella schiera di ‘Competenti’ di questa puntata, anche la pediatra Paola Di Turi. A cui tocca rispondere alla domanda di Stefano, papà di due bimbe (cinque e otto anni). L’uomo chiede se “adottare una sorta di presa in giro casalinga con le piccole possa tornare utile alla loro crescita”. “Stai parlando di bullismo, Stefano?”, domanda Geppi divertita, tanto per chiarire. La Dottoressa interviene con garbo: “L’ironia è una grandissima risorsa per crescere i figli. Però c’è un’età al di sotto della quale è difficile coglierla. Bisogna rapportarsi ai bambini in quanto tali, non come se fossero dei piccoli adulti”. E qui la conduttrice pone al papà burlone il quesito che ognuno di noi, da casa, gli avrebbe fatto: “Sì, ma lei cosa dice a queste bimbe?”. “Non saprei… Spesso che sono basse, come la mamma”. Cucciari consiglia alla moglie, presente in studio, di cominciare a sfottere il marito per rappresaglia. È tutto molto divertente, ma a questo punto tocca ricordare che no, non è il caso di bullizzare i propri figli in tenera età. Puro Servizio Pubblico…

“Le astronavi fanno l’amore come gli esseri umani”, lo conferma la scienza: voto 8.5

Amalia Ercoli-Finzi, classe 1937, è stata la prima donna in Italia a laurearsi in Ingegneria aerospaziale. Consulente e progettista di missioni NASA, la troviamo piacevolmente ospite fissa tra i ‘Competenti’ di Splendida Cornice per rispondere a domande su stelle e dintorni. “Di studenti ne ho avuti migliaia - racconta - ricordo soprattutto quelli che hanno sostenuto esami imbarazzanti. A uno di questi, dissi: ‘Se ti dovessi mai ritrovare a doverti difendere in Tribunale, mi raccomando, non parlare tu perché altrimenti ti danno l’ergastolo!”. Spietata. La viene a trovare, a sorpresa, un altro allievo, Guido, che fece una tesi “sulla simulazione della manovra di docking tra due veicoli spaziali”. Cucciari interviene per domandare se si tratti della stessa che si usa “per far sputare un boccone andato di traverso” ma, ovviamente non è così. Ercoli-Finzi non ha dimenticato Guido, specie per la tesi: “Mi aveva molto affascinata perché il metodo di aggancio tra astronavi che descriveva era molto particolare, simile a quello degli umani…”. “Ma sta dicendo che le astronavi fanno l’amore come gli esseri umani?, domanda basita la conduttrice. E la risposta è che sì, possiamo vederla così. Guido e la sua Laurea da 98/100 conseguita nell’84 confermano.

Dargen D’Amico vuole essere multato: voto 7

Dopo l’ultimo Festival di Sanremo, si è parlato di ricorrere a una sorta di ‘Daspo’ per i cantanti che avrebbero portato temi politici sul palco dell’Ariston. Con l’occasione dell’intervista a Dargen D’Amico, Splendida Cornice torna sull’argomento avvertendo il rapper che sarebbe stato multato (500 euro) a ogni affermazione ‘politica’ proferita. Partendo da un ‘budget’ di 10mila, all’artista a fine chiacchiera resta in tasca poco e niente. “Ospedali bombardati, bambini nelle incubatrici senza elettricità. Credo sia capitato a tutti di questi tempi di sentirsi a disagio con il mondo in cui stiamo vivendo. C’è da capire quali siano le migliorie che il nostro silenzio complice dovrebbe portare al sistema economico di questo Paese. Forse il punto non è che certe cose non si possono dire, ma che non le vogliamo sentire”. Jacopo Matteo Luca D'Amico (l’ufficio anagrafe ha dimenticato di mettere le virgole tra i nomi e così se lo ritrova triplice) sa sempre cosa non dire. E lo dice. Fosse un filo meno prolisso, risulterebbe anche più efficace. Comunque, chapeau.

Peppa Pig non sbaglia mai un congiuntivo: voto 8

Uno dei fenomeni più bizzarri e affascinanti di 'Splendida Cornice’ è il modo in cui, molto spesso, le vere sfiziosità arrivino dalla cerchia dei ‘Competenti’ più che dagli ospiti celebri intervistati in studio. È il caso del Professor Giovanni Antonelli, linguista, che svela una finora insospettata verità riguardo a Peppa Pig. Quando Massimiliano, dal pubblico, gli domanda se ci sia un trucco per non sbagliare i congiuntivi, il Docente risponde: “Studiare bene le voci verbali è sempre la prima cosa. Guardando i cartoni con le mie figlie, però, mi sono reso conto di come, per esempio, nel doppiaggio di Peppa Pig i congiuntivi fossero tutti perfetti. Può tornare utile per un ripasso!”. Occhio, però, a non eccedere col periodo ipotetico nel parlato o via chat: “Lì il congiuntivo suona spesso un po’ troppo formale e, in molti casi, conferisce un tono più grave”. Per quanto riguarda Peppa Pig, invece, nessuna limitazione: binge-watching ad lib.

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