BRUXELLES, BLITZ DELLA POLIZIA LOCALE BLOCCA L’INCONTRO DELLE DESTRE. MELONI: «SGOMENTI»

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE BRUXELLES - Chiusa. Anzi no. Ma, di fatto, è stato bloccato l’ingresso alla riunione dei nazionalisti europei: la conferenza «National Conservatism», organizzata quest’anno a Bruxelles dal think tank di destra Edmund Burke Foundation. La polizia belga ieri mattina ha comunicato la revoca dei permessi e chiesto l’immediata chiusura per ragioni di sicurezza pubblica — una manifestazione di protesta era attesa intorno alle 17 — mentre sul palco stava parlando il leader della Brexit Niegel Farage.

Un pasticcio che ha costretto il premier belga Alexander De Croo a intervenire: «Quello che è successo oggi al Claridge è inaccettabile», ha postato su X aggiungendo che «l’autonomia comunale è una pietra angolare della nostra democrazia ma non potrà mai prevalere sulla Costituzione belga che garantisce la libertà di espressione e di riunione pacifica dal 1830. Vietare le riunioni politiche è incostituzionale. Punto». La premier Giorgia Meloni, che è la presidente europea del gruppo dei conservatori dell’Ecr, ieri aveva espresso «incredulità» e «sgomento» per quanto stava accadendo a Bruxelles e ha spiegato di avere chiesto immediatamente a De Croo di seguire il caso. Meloni lo ha ringraziato «per la sua tempestiva e chiara presa di posizione contro l’odiosa oppressione della libertà di espressione». Oltremanica è intervenuta una portavoce del premier britannico Sunak, che ha definito il blitz «estremamente inquietante» e ha evocato apertamente il rischio per la libertà di espressione.

Oggi sono attesi il premier ungherese Viktor Orbán e l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki che è vicepresidente del partito ultra nazionalista Diritto e Giustizia (PiS), membro del gruppo Ecr. Invece il leader francese ultraconservatore Eric Zemmour (Reconquête è da poco nell’Ecr) ieri non è riuscito a entrare.

Già alla vigilia della convention gli organizzatori erano stati costretti a cambiare sede dopo che il sindaco socialista di Bruxelles Philippe Close (la capitale belga è composta da 19 Comuni ognuno con il proprio sindaco) aveva rifiutato di mettere a disposizione lo spazio e l’evento era stato spostato dal Concert Noble a un hotel nel Quartiere europeo vicino alle istituzioni Ue. Poi un ulteriore cambio al Claridge, una sala eventi nel centro di Bruxelles, nella notte tra lunedì e martedì «dopo inammissibili intromissioni del sindaco di Etterbeck (liberale, ndr), che ha fatto pressione sull’albergo Sofitel per annullare la prenotazione», hanno spiegato gli organizzatori al sito Politico. A mezzogiorno il sindaco di Saint-Josse-ten-Noode dove si trova il Claridge, il socialista Emir Kir, ha emesso l’ordine di polizia di annullare con effetto immediato la conferenza: «Qui l’estrema destra non è la benvenuta», ha detto.

Gli agenti hanno creato un cordone che non consentiva l’ingresso all’evento. Alle 18 c’era un piccolo manipolo di contestatori, tenuto a distanza. Gli organizzatori non hanno escluso che oggi la kermesse si possa tenere altrove. Il copresidente del gruppo dei conservatori dell’Ecr Nicola Procaccini, che dovrebbe intervenire nel pomeriggio come l’eurodeputato della Lega Marco Campomenosi, ha definito l’azione della polizia «un atto gravissimo che deve preoccupare e allarmare». L’ex premier polacco Morawiecki, intervenendo in un evento al Parlamento Ue con il premier unghere Viktor Orbán e il candidato del Rassemblement National, ex direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, ha detto che «l’ultima volta che ho visto una tale censura è stato ai tempi del comunismo». Orbán ha ribadito le sue critiche alla Ue: «Il piano è venire e occupare Bruxelles» dopo le Europee.

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