"COMPRANO ORO COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI": COSA C'è DIETRO LA MOSSA DELLA CINA

La Cina? Sta comprando oro "come se non ci fosse un domani", ha scritto il New York Times in un curioso articolo. Il quotidiano statunitense ha così analizzato l'ultima tendenza rilevata oltre la Muraglia. Presumibilmente diffidenti nei confronti del settore immobiliare nazionale e del mercato azionario, sempre più cittadini cinesi – semplici consumatori ma anche investitori – stanno acquistando il prezioso metallo ad un ritmo record. Con il risultato che il prezzo globale dell'oro ha raggiunto il valore più alto di sempre.

Corsa all'oro

Considerato un investimento sicuro durante i periodi di turbolenze geopolitiche ed economiche, il prezzo dell’oro è aumentato a dismisura in seguito all'offensiva russa in Ucraina e alla guerra a Gaza. Tuttavia, la salita dell’oro fino a massimi superiori a 2.400 dollari l’oncia sta durando più a lungo grazie alla Cina. O meglio: grazie ai suoi cittadini.

I consumatori del Dragone, infatti, si sono riversati sull’oro poiché, ha scritto il NYT, la loro fiducia negli investimenti tradizionali - come quelli immobiliari o azionari – starebbe vacillando. Di pari passo, la banca centrale del Paese ha costantemente aumentato le proprie riserve auree, riducendo al contempo le sue partecipazioni nel debito statunitense. A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci sono poi gli speculatori.

In ogni caso, la Cina deteneva già una notevole influenza sui mercati dell’oro. La sua influenza è diventata però più pronunciata durante quest’ultima corsa al rialzo, dove è stato rilevato un aumento di quasi il 50% del globale di questo metallo dalla fine del 2022 ad oggi. Il prezzo dell'oro, tra l'altro, ha continuato a raggiungere nuove vette nonostante alcuni fattori rendano questo investimento meno attraente di altri: tassi di interesse più elevati e un forte dollaro statunitense.

Cosa succede in Cina

In poche parole, la Cina sta letteralmente guidando il prezzo dell'oro. Secondo la China Gold Association, il consumo di oro nel paese è aumentato del 6% nel primo trimestre rispetto all’anno precedente. Il motivo è presto detto. Gli investimenti nel metallo prezioso sono diventati più allettanti man mano che gli investimenti tradizionali hanno perso attrazione. Del resto il settore immobiliare cinese, destinazione dei risparmi della maggior parte delle famiglie nazionali, è ancora adesso in crisi, mentre la fiducia degli investitori nei mercati azionari del Paese non è tornata del tutto.

Da un lato ci sono i consumatori, dall'altro la banca centrale del Paese. A marzo, la Banca popolare cinese ha infatti aumentato le sue riserve auree per il 17esimo mese consecutivo. L’anno scorso, l'istuto ha acquistato più oro di qualsiasi altra banca centrale al mondo, aggiungendo alle sue riserve più di quanto avesse fatto in quasi 50 anni. Perché? Semplice: Pechino sta acquistando oro per diversificare i suoi fondi di riserva e ridurre la sua dipendenza dal dollaro americano.

A proposito del biglietto verde, ricordiamo che da oltre un decennio la Cina sta riducendo le proprie disponibilità di titoli del Tesoro statunitense. E che a marzo Pechino deteneva circa 775 miliardi di dollari di debito statunitense, in calo rispetto ai circa 1.100 miliardi di dollari del 2021.

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