GIOCHI PARIGI 2024, ACCESA LA FIAMMA OLIMPICA MA è ALLARME SICUREZZA

A 100 giorni esatti dalla cerimonia di apertura dei Giochi di Parigi (in programma il 26 luglio) il principale dilemma del governo francese resta la sicurezza dell’evento simbolo delle Olimpiadi. Lunedì scorso per la prima volta il presidente Macron ha reso concreto un piano B tenuto da mesi sottotraccia: lo spostamento dello spettacolo e della sfilata delle rappresentative nazionali dalle rive della Senna, in quella che sarebbe una prima assoluta, allo Stade De France in una forma convenzionale rispetto al passato.

Macron sta subendo pressioni fortissime dai servizi di sicurezza che in un contesto internazionale critico sia sul fronte arabo/israeliano che su quello russo/ucraino giudicano difficilissima da proteggere la sfilata fluviale (che si dovrebbe estendere per sei chilometri) e quasi impossibile la presenza dei capi di Stato in un luogo che non sia totalmente blindato come un impianto sportivo. Anche se Macron assicura che la decisione verrà presa «in tempo reale, valutate le eventuali minacce» è difficile pensare che lo spostamento non venga pianificato con anticipo.

Il ministro dell’Interno Gérald Darmanin, che resta favorevole all’ipotesi fluviale, ha ribadito che per la prima volta nella storia dell’aviazione civile tutto lo spazio aereo parigino (compresi gli scali cittadini, salvo servizi di polizia) verrà integralmente chiuso dalle sette del pomeriggio a mezzanotte mentre in un’ampia zona del centro storico sarà impossibile muoversi con qualunque mezzo a motore, con l’accesso pedonale agli edifici privati filtrato dalla polizia.

Nel giorno in cui la torcia ha iniziato il suo viaggio da Olimpia alla capitale francese (prima tedofora l’ex stella del nuoto Laure Manaudou) sia il presidente del Comitato Organizzatore Tony Estanguet che la sindaca di Parigi Anne Hidalgo si sono detti a favore della soluzione fluviale. Per l’ex fuoriclasse della canoa «l’unica, la principale e più probabile ipotesi è la Senna» mentre per l’ancora più risoluta Hidalgo (che non è in grandi rapporti con Macron) «l’unico piano che io conosco è quello A. Il solo messaggio che vorrei filtrasse è che noi siamo pronti e che tutti saranno benvenuti e sicuri».

In caso di spostamento, la presenza del pubblico verrà ridotta da circa 320 mila a poco meno di 90 mila spettatori: non è chiaro che politica verrà adottata per i biglietti già venduti a carissimo prezzo. Oggi alle 10 si apre l’ultimo slot per l’acquisto dei ticket online con la speranza che siano finalmente resi disponibili i posti a 30/90 euro fino ad oggi mai messi in commercio.

Nel frattempo sale la polemica sui costi complessivi dei Giochi che stanno superando ogni preventivo: ampiamente oltrepassati i 9 miliardi di euro grazie agli oneri aggiuntivi per la sicurezza, si viaggia verso i 10 e oltre. L’idea di una sensibile riduzione di quanto speso a Tokyo (11,8 miliardi) e di un’edizione delle Olimpiadi finalmente low cost si allontana velocemente.

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