GIOVANNI TOTI AI DOMICILIARI: IL PRESIDENTE DELLA LIGURIA è ACCUSATO DI CORRUZIONE

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è agli arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta della Dda genovese e della guardia di finanza. L'accusa è di corruzione. La commissione parlamentare Antimafia ha chiesto l'acquisizione degli atti dell'inchiesta della Dda genovese e della guardia di finanza.

L'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata dalla Guardia di finanza a Toti in un hotel di Sanremo. Il governatore stamani avrebbe dovuto partecipare a una conferenza stampa in occasione dell'incontro tra Flavio Briatore e il sindaco di Ventimiglia Di Muro.

Di cosa è accusato Giovanni Toti

Al governatore della Liguria e al suo capo di gabinetto Matteo Cozzani è stato contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, consigliere di amministrazione di Esselunga, di un finanziamento illecito tramite il pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo, a Genova, per la campagna elettorale comunale del 2022. Il pagamento avrebbe garantito lo sbloccamento di due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona.

Misure cautelari anche per l'Ad di Iren Paolo Emilio Signorini

I militari del Comando Provinciale della guardia di finanza di Genova stanno dando esecuzione a un'ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali emessa oggi dal gip del Tribunale di Genova, su richiesta della Procura depositata il 27 dicembre scorso nei confronti del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, di Paolo Emilio Signorini, Ad di Iren egià presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, degli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli, dell'imprenditore Mauro Vianello, del consigliere di amministrazione di Esselunga, Francesco Moncada, e di Matteo Cozzani, capo di gabinetto del presidente della Regione.

Gli altri destinatari dell'ordinanza sono Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, e di Venanzio Maurici. Signorini, indagato per corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d'ufficio, e' destinatario di una misura della custodia cautelare in carcere, mentre per Toti sono stati disposti gli arresti domiciliari per gli stessi reati.

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