GLI ACCORDI DELL'UE CON EGITTO E TUNISIA VANNO RIVISTI, DICE NICOLAS SCHMIT

"Stiamo dando enormi quantità di denaro a diversi regimi o governi come quello tunisino. Sappiamo che le autorità tunisine trattano davvero molto male i rifugiati. Abbiamo ancora problemi in Libia, dove ci sono addirittura due governi. Abbiamo problemi in Egitto. Quindi sono piuttosto scettico verso questo tipo di accordi che sono stati raggiunti", ha detto Schmit in un'intervista esclusiva a Euronews che andrà in onda nel programma "The Global Conversation". "Penso che dobbiamo rivederli e capire cosa si può fare diversamente".

"Il 'modello Ruanda' è contrario ai diritti fondamentali su cui si basa l'Europa"
Nicolas Schmit
Candidato capolista dei Socialisti e democratici

Con queste parole, Schmit, attuale Commissario europeo prende posizione contro la sua presidente Ursula von der Leyen che nell'ultima parte del suo mandato ha insistito sulla dimensione esterna delle politiche migratorie sottoscrivendo accordi con Tunisia, Mauritania ed Egitto, nel tentativo di rilanciare le loro fragili economie e diminuire le partenze degli arrivi irregolari.

La strategia prevede milioni di fondi europei e progetti di investimento per gli stati Africani e gode di un ampio sostegno da parte di molti governi europei. La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, il greco Kyriakos Mitsotakis, il belga Alexander De Croo e lo spagnolo Pedro Sánchez hanno accompagnato von der Leyen in uno o più dei suoi viaggi in Africa per siglare le intese.

Questi accordi sono stati pesantemente criticati dalle Ong umanitarie per la mancanza di trasparenza e i finanziamenti ai governi autocratici. Le diffuse segnalazioni di violazioni dei diritti umani in Tunisia e in Egitto hanno contribuitoa metterne in discussione la legittimità

L'ultimo episodio di questa strategia riguarda il Libano, dove la von der Leyen ha annunciato un pacchetto di assistenza da un miliardo di euro per alleviare le difficoltà finanziarie del Paese in crisi e prevenire un'ondata di partenze verso Cipro. La dotazione, interamente costituita da sovvenzioni, sarà erogata gradualmente fino al 2027.

"Ho sentito dire che c'è stato un accordo con il Libano per tenere i siriani lontani dall'Europa, ma nessuno sa esattamente come il denaro annunciato sarà speso in Libano, data la situazione del governo libanese, che è in qualche modo molto debole e soggetto alle influenze di Hezbollah", ha detto in proposito Schmit.

Il commissario lussemburghese ha criticato il cosiddetto "modello Ruanda", che il Regno Unito ha istituito per trasferire i richiedenti asilo nel Paese africano. "È contrario ai diritti fondamentali su cui si basa l'Europa. Delegare il trattamento dei rifugiati al Ruanda o a chiunque altro significa non rispettare lz dignità umana". 

Nel suo manifesto, il Partito popolare europeo avanza una proposta simile, anche se la sua candidata capolista ha negato il paragone e insistito sul fatto che qualsiasi piano proporrà sul tema, sarà compatibile con il diritto internazionale.

Nessuna collaborazione con l'estrema destra

 Il candidato socialista critica anche la possibile collaborazione paventata da von der Leyen con il gruppo dei Conservatori e riformisti europei, quello di Frattelli d'Italia.

Secondo i sondaggi, Ecr dovrebbe registrare un aumento significativo dei propri eurodeputati alle elezioni di giugno, fino forse a diventare il terzo gruppo più numeroso dell'Eurocamera. 

Se riconfermata dai capi di Stato e di governo, von der Leyen potrebbe dunque cercare il loro appoggio per ottenere la maggioranza in Parlamento. Ma i socialisti avvertono: nessuna collaborazione con l'estrema destra.

"Non c'è modo di fare un accordo, un patto o qualsiasi altra cosa con l'estrema destra. Sono molto chiaro su questo", le parole di Schmit.

"Ho notato che il Ppe fa una distinzione molto speciale tra i partiti di estrema destra: ci sarebbe un'estrema destra 'presentabile', prosegue il commissario.

"Ma se guardo a questa cosiddetta estrema destra "presentabile" vedo Vox, cioè gli ammiratori di Franco. Vedo gli ammiratori di Mussolini. Vedo il partito polacco PiS, che stava per abolire lo stato di diritto in Polonia ed è stato sanzionato dalla commissione. Allora dov’è l'estrema destra "presentabile"? Non c'è. E per questo che non si può fare nessun accordo con loro".

Questa intervista fa parte di una serie in corso con tutti i candidati capolista alle elezioni europee. L'intervista completa a Nicolas Schmit andrà in onda su Euronews nel fine settimana del 17 maggio.

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