IL REGISTA IRANIANO RASOULOF CONDANNATO A 5 ANNI DI CARCERE

Il regista iraniano Mohammad Rasoulof è stato condannato a cinque anni di carcere, a una multa, alla confisca delle sue proprietà e alla fustigazione. Lo ha annunciato il suo avvocato, Babak Paknia, in un post sul social X. Il legale ha spiegato che la corte ha ritenuto le dichiarazioni pubbliche di Rasoulof, così come i suoi film e documentari "esempi di collusione con l'intenzione di commettere un crimine contro la sicurezza del Paese".

La sentenza contro Rasoulof, 52 anni, è arrivata a pochi giorni dall'inizio del Festival di Cannes, dove l'ultimo lungometraggio del regista dissidente, Seed of the Sacred Fig Tree, sarà presentato in anteprima mondiale e proiettato in concorso. C'erano già dubbi se le autorità iraniane avrebbero permesso al regista di recarsi in Francia per il festival. Adesso sembra impossibile.

Rasoulof è una delle voci più critiche del panorama cinematografico iraniano nei confronti del governo di Teheran. E ne ha pagato il prezzo venendo arrestato nel luglio 2022 per aver firmato una petizione che esortava le forze di sicurezza alla moderazione in relazione alle proteste antigovernative scoppiate per la morte di Mahsa Amini. Rilasciato temporaneamente nel febbraio 2023 per motivi di salute, da allora è agli arresti domiciliari. L'anno scorso Cannes invitò Rasoulof a far parte della giuria della sezione Un certain Regard, ma gli venne impedito di lasciare l'Iran. È stato riferito che le autorità iraniane avrebbero fatto pressioni sul regista affinché ritirasse Seed of the Sacred Fig Tree da Cannes. Il regista vinto tra le altre cose l'Orso d'oro a Berlino con il film del 2020 Il Male non esiste, sulla pena di morte nel suo Paese. Cannes. Rasoulof è stato condannato più volte in Iran per i suoi film, ritenuti ostili al regime. (

2024-05-08T19:17:30Z dg43tfdfdgfd