LANCIATI QUASI 100 MISSILI E RAZZI RUSSI. LA POLONIA FA DECOLLARE I CACCIA

E’ stata un’altra notte di attacchi aerei su vasta scala quella vissuta in Ucraina dove secondo lo Stato Maggiore di Kiev le forze russe hanno lanciato 99 ordigni contro infrastrutture energetiche civili e postazioni militari

. A causa dell'attacco missilistico,

la Polonia ha fatto decollare alcuni aerei strategici per monitorare il proprio spazio aereo, ha riferito il Comando operativo delle forze armate polacche.

Nei giorni scorsi un missile russo era entrato nello spazio aereo polacco per rientrare poi in Ucraina. Un errore di traiettoria, secondo alcune fonti di Mosca. Una provocazione, ritengono invece diversi analisti militari. Le truppe del Cremlino hanno attaccato con 60 droni, 3 missili aerobalistici X-47M2 Kinzhal, 2 missili balistici Iskander-M, 9 missili aerei guidati X-59, 4 missili da crociera Iskander-K, 21 missili da crociera X-101-X-555. Una potenza di fuoco che va consolidando la tattica russa dei raid a pioggia con cui tenere impegnata la contraerea ucraina, impossibilitata ad abbattere contemporaneamente missili, razzi e droni. L’aviazione ucraina fa sapere di avere intercettato e distrutto 58 droni "Shaheed" e 26 razzi.

Contemporaneamente è stato lanciato un nuovo attacco contro l’area di Belgorod, la regione russa di confine. I sistemi di difesa aerea russi, secondo fonti locali, hanno abbattuto 15 razzi RM-70 Vampire. Secondo il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, a seguito dell'attacco, che non ha causato vittime, nella capitale Belgorod sono state danneggiate le finestre di 37 appartamenti in 17 edifici, cosi' come quelle dello stadio Belgorod-Arena e un istituto scolastico.

Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, afferma che "il conflitto continua a mettere in pericolo la sicurezza nucleare in Ucraina". Grossi rileva segnala in particolare i rischi dovuti a "attività militari in corso nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, allarmi di raid aerei e bombardamenti che mettono fuori uso l'energia elettrica in diversi siti". Nella centrale di Zaporizhzhia "gli esperti dell'Aiea di stanza sul posto hanno continuato a sentire esplosioni ogni giorno nell'ultima settimana, a diverse distanze dall'impianto", riporta Grossi aggiungendo che "diverse volte i suoni sembravano provenire da vicino al sito, presumibilmente dal fuoco di artiglieria in uscita, e nelle vicinanze si è sentito il fuoco di armi leggere". Nella regione di Cherkasy una centrale elettrica è stata colpita e un edificio non residenziale è stato danneggiato a causa della caduta di detriti di droni. Nell’oblast di Dnipro sono stati danneggiati diversi impianti energetici, in particolare nei distretti di Dnipro, Kryvorizky e Kamiansky dove sono in corso blackout elettrici e diverse abitazioni sono andate distrutte: 6 i feriti tra cui un bambino di 5 anni. Stesso genere di attacchi sono avvenuti nella regione di Ivano-Frankivsk.

Complessivamente i raid hanno interessato obiettivi a centinaia di chilometri di distanza e intorno all’intero perimetro ucraino, come a significare che anche le zone tenute relativamente fuori dal conflitto perché ininfluenti strategicamente non possono considerarsi al sicuro. La compagnia energetica “Dtek” ha riferito che a seguito dell'attacco russo le apparecchiature di tre centrali termoelettriche sono state gravemente danneggiate, stessa sorte anche per diverse centrali idroelettriche.

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