MATILDE VILLA SCELTA NEL DRAFT WNBA: GIOCHERà CON ATLANTA DREAM

Nella notte in cui la Wnba, la Nba in versione femminile, ha mandato in scena a Brooklyn il Draft 2024, il basket femminile italiano ha fatto di nuovo capolino grazie a Matilde Villa, 20 anni il prossimo 9 novembre, oggi playmaker della Reyer Venezia.

Se Caitlin Clark, nuova «fidanzata d’America» e fenomeno della pallacanestro globale, è stata scelta come da previsioni con il numero 1, finendo alle Indiana Fever, la ragazza della Brianza è stata selezionata al terzo giro dalle Atlanta Dream con la 32ª chiamata assoluta. È il coronamento di una crescita fondata su un talento cristallino, che l’ha portata anche a vestire la maglia della Nazionale e ad essere uno dei riferimenti del presente e del futuro del nostro basket rosa.

Matilde è poi la gemella di Eleonora (lei gioca guardia e rispetto alla sorella è considerata più timida di carattere): «Ele» l’ha preceduta negli Usa perché la scorsa estate ha firmato per la Washington State University e, oltre a studiare, gioca con le Cougars nel campionato Ncaa. Nate a Lissone, entrambe hanno cominciato nell’APL, poi hanno giocato al Costa Masnaga. Le loro strade non torneranno a coincidere, ma avranno l’America come luogo comune. E se nella vita di Eleonora c’è anche lo studio, finalizzata a una laurea, Matilde ha adesso la missione di rinverdire la non trascurabile tradizione delle italiane nella Wnba.

La quarta italiana di sempre scelta nel Draft

Prima di tutto è la quarta selezionata in un Draft dopo Catarina Pollini (1997), Kathrin Ress (2007) e Lorela Cubaj (2022). Poi c’era stato il caso di altre giocatrici, come Cecilia Zandalasini (oggi a sua volta stella della Nazionale), selezionate nel passato in Draft di espansione. Complessivamente, prima della playmaker di Venezia sono state otto le nostre giocatrici che hanno avuto un ingaggio nella lega «pro», includendo chi non era passata per il Draft: Catarina Pollini, scelta nel 1997 dalle Houston Comets; Susanna Bonfiglio (Phoenix 2002); Laura «Chicca» Macchi e Raffaella Masciadri (Los Angeles Sparks, 2004); Francesca Zara (Seattle Storm 2005); Kathrin Ress, finita nel 2007 alle Minnesota Lynx (la stessa squadra della Zandalasini), Lorela Cubaj, ingaggiata nel 2022 dalle New York Liberty. Pollini nel 1997 e Zandalasini nel 2017 hanno pure vinto il titolo.

Matilde Villa in Georgia ritroverà Lorela Cubaj, approdata alle Atlanta Dream dopo essere stata sua compagna di squadra a Venezia. Il campionato Wnba scatterà il 14 maggio, ma prima Matilde dovrà concentrarsi nei playoff scudetto con la sua Reyer, dominatrice fin qui in serie A con 20 vittorie e 3 sconfitte. La diciannovenne brianzola è decisamente una predestinata. Avviata al basket assieme alla sorella sulla scia dell’esempio del fratello Edoardo, ha cominciato a 6 anni e a 14 ha esordito in serie A con il Costa Masnaga. La prima annata l’ha terminata con 8,4 punti di media a partita e con un massimo di 21. Nella stagione successiva ne ha segnati addirittura 36 contro Sassari, preambolo di una crescita che dodici mesi dopo l’ha portata a laurearsi miglior marcatrice della serie A.

Di fronte a un rendimento del genere, la Nazionale non poteva non arruolarla. Detto e fatto: esordio a 16 anni, 10 mesi e 31 giorni, con un contributo importante alla qualificazione per l’Eurobasket 2023. Se adesso il sogno del professionismo si concretizza – tra l’altro in una squadra che di nome, nemmeno farlo apposta, si chiama Dream – è anche perché Matilde e sua sorella sono state dissuase dal proseguire con la danza. Raccontavano in un’ intervista di cinque anni fa: «Ricordiamo benissimo il viso dell’insegnante di danza che alla terza lezione consigliò ai nostri genitori di farci cambiare sport. Per noi fu la fine del desiderio di diventare ballerine». Meglio così per il basket, che ha visto sbocciare le gemelle del canestro: «Quando a nove anni abbiamo capito che la danza non faceva per noi, ci siamo date al basket, visto che già giocava nostro fratello più grande. Questa volta non ci hanno cacciate…».

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