SAN SUU KYI ESCE DAL CARCERE, L'EX LEADER CIVILE DEL MYANMAR TRASFERITA AI DOMICILIARI

L'ex leader birmana Aung San Suu Kyi ha lasciato il carcere ed è stata trasferita agli arresti domiciliari. Lo ha reso noto una fonte ufficiale all'Afp. Contemporaneamente un portavoce delle autorità militari del Paese ha affermato che ai prigionieri più anziani vengono fornite "le cure necessarie" durante i periodi di caldo e non è quindi chiaro se si tratta di una misura temporanea o di una vera riduzione della pena che sta scontando la 78enne premio Nobel.

I media locali hanno riferito che durante il processo durato mesi, Suu Kyi aveva sofferto di vertigini, vomito e talvolta non era stata in grado di mangiare a causa di un'infezione ai denti. Suo figlio Kim Aris ha detto all'Afp a febbraio che era ancora detenuta in un complesso appositamente costruito nella capitale militare Naypyidaw.

La Leader della Laga nazionale per la democrazia era stata arrestata dopo il colpo di stato di febbraio 2021, e nel corso di una serie di processi celebrati a porte chiuse aveva cumulato condanne complessive per un totale di 33 anni in carcere.

La giunta militare al potere in Myanmar ha annunciato di aver concesso l'amnistia a più di 3.300 prigionieri in occasione del Capodanno birmano. Gli altri detenuti, si legge in una nota, beneficeranno di una riduzione di un sesto della pena, fatta eccezione per i condannati per omicidio, terrorismo e traffico di droga.

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