SIDNEY, ACCOLTELLAMENTO IN CHIESA: "È UN ATTO DI TERRORISMO". STABILI LE CONDIZIONI DEI FERITI

"L'accoltellamento nella chiesa di Cristo Buon Pastore a Sidney è stato un atto di terrorismo".

Ad affermarlo è la polizia australiana, che ha arrestato un ragazzo di 16 anni, presunto autore dell'aggressione.

Nell'attacco - avvenuto durante la celebrazione di una funzione religiosa - sono rimasti feriti due religiosi: il vescovo, Mar Mari Emmanuel, e un sacerdote, Isaac Royel, che non dovrebbero essere in pericolo di vita. 

La commissaria della polizia del Nuovo Galles del Sud, Karen Webb, ha dichiarato che i commenti del sospetto indicano un movente religioso per l'attacco.

Aggressione in parte premeditata: andato in Chiesa con il coltello

"Sosterremo che c'è un certo grado di premeditazione sulla base del fatto che la persona fermata è andata appositamente nella chiesa di Cristo Buon Pastore, che non è vicina al suo indirizzo di residenza, è arrivata là con un coltello e successivamente il vescovo e il sacerdote sono stati accoltellati" ha detto Webb, che ha aggiunto: "Sono fortunati ad essere vivi".

L'adolescente era noto alla polizia ma non era nella lista dei sorvegliati per terrorismo, ha spiegato la commissaria della polizia del Nuovo Galles del Sud. 

"Non c'è posto per la violenza nella nostra comunità. Non c'è posto per l'estremismo violento" ha dichiarato il primo ministro australiano Anthony Albanese.

Accoltellamento davanti ai fedeli

La chiesa si trova nella periferia di Wakeley, trasmette i sermoni in streaming online e i fedeli hanno assistito al momento in cui l'aggressore, vestito di nero, si è avvicinato all'altare e ha pugnalato il vescovo e il sacerdote durante la funzione religiosa di lunedì sera.

Una folla di centinaia di persone si è radunata fuori dalla chiesa assira ortodossa, lanciando mattoni e bottiglie, ferendo gli agenti di polizia e impedendo loro di portare fuori l'adolescente.

In un messaggio sui social media, la Chiesa ha dichiarato che il vescovo e il sacerdote sono in condizioni stabili e ha chiesto le preghiere dei fedeli. "È desiderio del vescovo e del sacerdote che preghiate anche per il colpevole" si legge nel comunicato.

Il vescovo: un leader, una figura divisiva

Il sindaco di Fairfield, Frank Carbone, vicina amministrazione comunale, ha descritto il vescovo come un leader della comunità. "Ovviamente siamo molto turbati" ha dichiarato Carbone a Sky News.

I media locali lo tratteggiano come una figura divisiva su questioni come Covid e comunità  LGBTQ+.

In un video, pubblicato nel maggio 2023 dall'Australian Broadcasting Corporation, il vescovo si rivolgeva in un sermone alla comunità LGBTQ+ e diceva: "Quando un uomo si definisce donna, non è né un uomo né una donna. Non sei un essere umano, allora sei un it (terza persona singolare che, in inglese, è utilizzata per animali e cose, ndr.). Ora, dal momento che sei un it, non mi rivolgerò più a te come a un essere umano perché non è una mia scelta, ma una tua scelta".

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