XI JINPING IN SERBIA, L'ALLEATA DI CINA E RUSSIA CANDIDATA A ENTRARE NELL'UE: "AMICIZIA DI FERRO"

Il presidente della Cina Xi Jinping è atterrato martedì sera a Belgrado, in Serbia, dando inizio alla sua visita ufficiale nel Paese, parte di un tour europeo che ha già toccato la Francia e terminerà in Ungheria, volto a rinvigorire i legami politici ed economici con gli Stati europei più amici in un momento di tensioni globali. 

Il leader cinese e la first lady Peng Liyuan sono stati accolti all'aeroporto internazionale Nikola Tesla tra gli altri dal presidente Aleksandar Vučić, dalla presidente dell'Assemblea nazionale della Serbia Ana Brnabic, dal primo ministro Milos Vucevic, e dall'ambasciatore cinese a Belgrado Li Ming. L'esercito serbo ha eseguito una guardia d'onore per il politico, con danze e canti tradizionali serbi.

L'arrivo di Xi Jinping ha coinciso con il 25esimo anniversario del bombardamento statunitense dell'ambasciata cinese nella capitale serba, avvenuto durante l'intervento aereo della Nato nelle guerre jugoslave.

La Cina ha investito miliardi in Serbia e nei vicini Paesi balcanici, in particolare nel settore minerario e manifatturiero, e l'anno scorso Pechino e Belgrado hanno firmato un accordo di libero scambio

"La cooperazione tra Cina e Serbia si basa sull'uguaglianza e sul vantaggio reciproco, ed è in linea con gli interessi fondamentali e a lungo termine di entrambi i Paesi", ha dichiarato Xi. "La fiducia politica reciproca è solida come una roccia, l'iniziativa di alta qualità della Belt and road initiative ha prodotto risultati fruttuosi, gli scambi tra persone sono diventati più stretti e l'amicizia di ferro tra Cina e Serbia è profondamente radicata nei cuori delle persone", ha aggiunto.

Xi si è detto "impaziente" di discutere con Vučić l'andamento delle relazioni bilaterali e altre questioni di interesse comune, dicendosi convinto che la visita contribuirà a scrivere un nuovo capitolo nello sviluppo dei rapporti tra i due Paesi.

Di certo il leader cinese non riceverà dal presidente serbo le stesse pressioni esercitate dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per convincere Pechino a usare la sua influenza sulla Russia per fermare la guerra in Ucraina. Vučić, infatti, ha mantenuto stretti legami con la Cina e con la Russia - suscitando allarme in Occidente con le sue politiche filorusse - contestualmente a un avvicinamento del Paese all'Unione europea con l'ambizione di aderire al blocco.

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