VANNACCI CANDIDATO, SARCASMO DI CROSETTO: «SARà ELETTO IN EUROPA, UN BENE PER L’ESERCITO». LA REPLICA: «NON VORREI DELUDERLO»

«Sono certo che la sua presenza aiuterà elettoralmente la Lega. Una scelta win-win, come si dice. Per lui, per la Lega e per l’esercito». Il ministro Guido Crosetto usa una punta di sarcasmo per commentare la candidatura di Roberto Vannacci alle elezioni europee. Del resto è ben noto che il capo della Difesa abbia con il generale della Folgore che dopo aver guidato i contingenti italiani in teatri di guerra come Iraq e Afghanistan ha imboccato la strada della politica, spalancatagli da Matteo Salvini mettendolo in campo in tutte le circoscrizioni.

«Era chiaro da mesi che lo avrebbe fatto. Sarà certamente eletto e le istituzioni europee potranno godere del suo contributo di idee e valori», aggiunge ancora Crosetto dopo l’annuncio ufficiale del leader della Lega, che nel giorno della Liberazione, da Milano, ha detto ma difendo strenuamente il diritto di esprimere delle idee».

Il generale risponde al ministro dai microfoni di Un giorno da pecora su Rai Radio 1. «Crosetto con sarcasmo ha detto che sarebbe un bene per l’esercito se venissi eletto? Il sarcasmo lo lascio lui. In ogni caso è una sua opinione, se ritiene che sia così non vorrei deluderlo». Vannacci poi ha aggiunto: «Ma perché dovrei lasciare ora l’esercito? È tutto normato. Qualora fossi eletto dovrò scegliere se lasciare o mettermi in aspettativa dall’esercito. Se non dovessi essere eletto deciderò».

Le tensioni tra il ministro della Difesa e il generale dell’esercito erano esplose dopo l’autopubblicazione de libro (che ha venduto centinaia di migliaia di copie) in cui Vannacci ha messo nero su bianco affermazioni non proprio caute. Alcuni esempi. I diritti? «Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione!». Il movimento femminista? «Le moderne fattucchiere sostengono che solo il lavoro e il guadagno possono liberare le fanciulle dal padre padrone e dal marito che le schiavizza». Il colore della pelle? «Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità».

«Quelle riportate nel libro sono farneticazioni personali», tuonò subito il capo della Difesa appena venuto a conoscenza dei contenuti del libro. A ruota, per 11 mesi, e con stipendio dimezzato per «carenza di senso della responsabilità». E ora, a 55 anni, la prospettiva di una nuova vita: da Viareggio a Bruxelles.

Diverse le reazioni, anche interne alla Lega, alla candidatura di Vannacci. «Spero possa contribuire a fare delle liste forti e ad ottenere un buon risultato per la Lega, io sono molto contento dei candidati proposti in Friuli Venezia-Giulia, candidature di valore ed espressione del mio territorio. Io lavorerò per questi tre candidati, visto che al massimo si possono esprimere tre preferenze», ha detto a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, il governatore ed esponente della Lega Massimiliano Fedriga, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

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